FAQ (outgoing students)
#1. Compilazione del carico didattico al Politecnico
Lo studente in mobilità è tenuto al rispetto di tutte le regole degli studenti in sede. In particolare, deve iscriversi al nuovo anno accademico e contestualmente inserire il proprio carico didattico nel sistema informativo anche se questo è, in pratica, sostituito dal Learning Agreement.
Dall'anno accademico 2018/19 lo studente puo' semplicemente confermare il carico didattico "ufficiale"; provvederà poi la segreteria ad allinearlo con il contenuto dell'ultimo LA approvato.
#2. Sending the LA in the Application form (Apr/May)
It is very unlikely that the foreign University asks for an approved LA in the application process. In fact, the LA is an agreement between the student and the home University (i.e., POLITO) and that guarantees the student that he will get a given number of credits if he will pass the planned exams at the foreign University.
The foreign University has nothing to do with this agreement; it simply needs to know the list of courses that the student would like to take abroad. Therefore, please double-check that the foreign University really needs the signed LA; if so, please specify this requirement in the "notes" field of the LA.
#3. Scelta della tesi all'estero e del relatore al Politecnico
Questo punto si riferisce agli studenti che scelgono di fare la tesi all'estero in ambito Erasmus. Non si applica invece per la tesi su proposta, la cui procedura è molto più semplice avendo già scelto a priori sia il relatore italiano che quello estero in fase di presentazione della candidatura.
Premesso che ogni studente deve avere un relatore al Politecnico anche se farà la tesi all'estero, la procedura consigliata è la seguente:
- lo studente fa domanda di mobilità per l'università estera di sua preferenza;
- alla chiusura del bando, si aspetta la conferma dell'assegnazione della borsa da parte del Politecnico per la destinazione prescelta (o un'altra, in caso di indisponibilità di quella indicata originariamente dallo studente) e si conferma (o meno) l'accettazione della borsa;
- si contatta, tramite l'ufficio mobilità, l'università straniera per ottenere l'accettazione anche da essa (nota: questo punto non è scontato e ci sono studenti che sono stati rifiutati per varie ragioni)
- si contattano i docenti esteri reputati interessanti per verificare la loro disponibilità ad offrire un lavoro di tesi, nonchè gli argomenti proposti
- una volta che lo studente ha scelto provvisoriamente l'argomento di tesi, si contatta un docente al Politecnico chiedendogli la disponibilità a fare da relatore interno. Attenzione: l'accettazione da parte del docente interno è tutt'altro che scontata, percui è necessario agire con intelligenza e cautela per non trovarsi con una lista di rifiuti e/o di non risposte
- ottenuta l'approvazione del docente del Politecnico, si possono completare le procedure burocratiche di "domanda tesi" sul portale della didattica e l'attività di tesi può iniziare.
Si noti come il punto (4) sia problematico in quanto spesso i docenti stranieri non rispondono alle email. A questo proposito, normalmente la situazione si sblocca nel momento in cui lo studente arriva nella sede di destinazione e contatta personalmente (non via email) i vari docenti; è pertanto molto comune la situazione per cui lo studente parte per un soggiorno all'estero senza avere idea della tesi che andrà ad iniziare nel giro di qualche settimana. Ovviamente, il resto della procedura è invariata.
Per evitare problemi ad identificare un relatore al Politecnico (punto (5) ), sarebbe utile identificare preventivamente un docente interno che abbia contatti con l'università di destinazione, in modo da poter effettuare una tesi in collaborazione tra le due università. Questa situazione è tuttavia molto rara nel caso del bando Erasmus, mentre è molto comune nel caso delle tesi su proposta. Infatti, il bando "tesi su proposta" di fatto privilegia la scelta della tesi rispetto a quella della destinazione, mentre è tipicamente l'inverso (prima si sceglie la destinazione, poi la tesi) nel caso del bando Erasmus.
#3.1. Crediti della tesi
Nel caso in cui la tesi all'estero abbia una corposità diversa da quella prevista al Politecnico, ossia 30 crediti, è necessario accordarsi con il relatore straniero in modo che il lavoro effettivo corrisponda con quanto richiesto del nostro ateneo, indipendentemente da quanto eventualmente riportato dal transcript ufficiale dell'università partner. La certificazione che l'attività svolta sia coerente con i crediti previsti è compito del relatore al Politecnico, che implicitamente conferma quanto di cui sopra nel momento in cui approva la richiesta di conclusione di tesi dello studente.
#4. Discussione della tesi all'estero e compiti del relatore al Politecnico
Lo studente che completa la sua tesi all'estero è uno studente del Politecnico a tutti gli effetti e pertanto ha tutti i diritti e doveri (scadenze e modulistica incluse) dello studente del nostro ateneo. Per quanto riguarda la parte burocratica si faccia riferimento alla guida dello studente.
La discussione deve essere sostenuta obbligatoriamente a Torino; in base alle regole dell'università locale può essere richiesta una seconda discussione nell'università ospite. In talune (poche) circostanze, la discussione al Politecnico può essere evitata nel momento in cui venga invitato un docente del Politecnico a far parte della commissione all'estero e assista, in presenza (non in videoconferenza) alla discussione presso l'università partner.
Il compito del relatore al Politecnico è identico a quanto previsto per le tesi interne: consulenza e supporto allo studente durante lo svolgimento della tesi, correzione dell'elaborato, presenza alla discussione di laurea. Si ricorda che, di fronte al nostro ateneo, il relatore è il garante del fatto che la tesi soddisfi i requisiti richiesti dal nostro ateneo; è pertanto consigliato, in presenza di relatori un po' "assenti", tenerli costantemente informati con piccoli progress report ad esempio a cadenza bi-settimanale.
#5. Conversione di voti all'estero
La procedura di conversione dei voti degli esami sostenuti all'estero interessa tutti gli esami presenti nel transcript trasmesso dall'università estera, con l'esclusione dei crediti non tecnici. Si ricorda che, dal punto di vista legale, il "rifiuto" di un voto non è previsto dall'ordinamento italiano e pertanto non è possibile "rifiutare" un voto durante la fase di conversione.
La conversione dei voti viene effettuata secondo il criterio ECTS (se disponibile), oppure, in subordine, attraverso una rinormalizzazione del voto estero attraverso un opportuno coefficiente. In ambedue i casi, sia la distribuzione dei voti ECTS sia i coefficienti vengono periodicamente aggiornati e pertanto non è detto che la scala ECTS (o il coefficiente) utilizzato in precedenza valga anche per il corrente anno accademico.
Si precisa che il responsabile della mobilità può, con adeguata motivazione, modificare il voto risultante dalla conversione, ad esempio per tenere in conto di eventuali situazioni anomale (es. media esami all'estero vistosamente diversa da quella acquisita in precedenza presso il Politecnico).
Conversione ECTS
Se il voto all'estero viene comunicato secondo il formato ECTS, viene convertito secondo la modalità seguente.
Sia data la seguente (ipotetica) distribuzione dei voti degli studenti in ing. Informatica a Torino, calcolata secondo il criterio ECTS:
Il voto estero verrà convertito secondo il voto medio della relativa classe di studenti a Torino. Ad esempio. il voto "C" acquisiti all'estero verrà convertito con il voto 26.
Conversione numerica
Se invece il voto all'estero non viene indicato in formato ECTS, la conversione utilizzerà un apposito coefficiente moltiplicatore o una formula maggiormente elaborata in casi più complessi.